Ultima modifica: 21 Maggio 2022

Notte del Liceo Classico – Articolo e Galleria foto

La bellezza salverà il mondo. 

La “Notte Nazionale del Liceo Classico” al Forteguerri di Pistoia

 

La sera del 6 maggio 2022 si è svolta la “Notte Nazionale del Liceo Classico”, una serata piena di intrattenimento, divertimento e cultura. Ma soprattutto, dopo due anni difficili, per l’ottava edizione di questo evento nazionale, professori e alunni hanno avuto l’occasione di ritrovarsi nuovamente in presenza nella propria scuola in un’occasione di festa, per il piacere di stare insieme e condividere le proprie passioni. 

Il Liceo Niccolò Forteguerri di Pistoia ha dato il suo contributo all’evento nazionale ispirandosi per il tema della serata alla celebre frase di Fëdor Dostoevskij: “La bellezza salverà il mondo”. La bellezza, infatti, è stata esplorata, dalle classi che hanno partecipato, in tutti gli ambiti, dalla musica, alla poesia, al  teatro, in un succedersi di attività che hanno reso sia gli ospiti che i “i padroni di casa” molto soddisfatti. 

 

“È stata un’esplorazione intensa alla quale il mondo classico d’altronde contribuisce da sempre- ci ha detto  la  Prof.ssa Cristina Rabuzzi, responsabile dell’evento-  e i ragazzi e le ragazze hanno dato testimonianza di come abbiano interiorizzato i valori della letteratura, della poesia, della storia, dell’arte, del teatro, insomma di tutto quello che è il patrimonio culturale che aiuta un giovane a crescere in maniera consapevole, portandolo ad andare oltre quella che è la visione nozionistica del sapere e favorendone l’appropriazione. La cultura diventa così parte di sé. E diventa un piacere”. 

 

Perché questo tema, la bellezza salverà il mondo? Abbiamo chiesto.  La professoressa ha risposto che:  “La bellezza salverà il mondo, perché, come diceva Platone, bello è anche buono e uno dei valori fondamentali della classicità è la bontà d’animo, che ci salverà perché la cultura ci eleva spiritualmente, porta l’uomo a un arricchimento interiore, allontanandolo dal decadimento morale che può spingerlo a commettere le peggiori atrocità arrivando anche all’orrore della guerra. La bellezza ci rende uomini migliori e umani, come afferma lo spirito dell’humanitas. La bellezza ci solleva e la volontà di accoglierla ci salva dalle brutalità, come ci dicono gli studenti della 5B”. 

 

“Per bellezza – ha aggiunto ancora la professoressa – non si deve intendere l’ammirazione di un’immagine, ma l’ammirazione di quella bellezza che contiene in sé ciò che è buono: quindi e bellezza la sensibilità all’arte, alla musica, alla poesia, all’arte che guida l’uomo in una crescita etica, portandolo a costruire una società civile ancorata a sani principi. Per questo è importante custodire il valore della classicità, ed è proprio questo che il nostro liceo ha fatto e continuerà a fare…”

 

La Prof.ssa Elisabetta Iozzelli, responsabile del progetto del teatro e della Compagnia dell’Incanto, è rimasta soddisfatta della partecipazione di tutti e dal clima che si è venuto a creare. I ragazzi, di varie età, si sono ritrovati a collaborare per una passione comune, il teatro, e hanno organizzato un contributo dal titolo “La bellezza: parole, suoni e immagini. Letture e recitazioni sui testi dei classici”. I ragazzi della 5A Liceo Classico hanno allestito un’aula immersiva nella quale gli spettatori potevano ascoltare la recitazione di poesie, da parte di molti alunni e alunne del triennio, di alcuni dei più famosi poeti italiani del Novecento, come Ungaretti, Montale e  Pasolini, oltre alla lettura di autori classici. Gli alunni hanno avuto anche l’idea originale di lasciare un piccolo ricordo, consegnando ad ogni singolo ospite le poesie recitate, sotto forma di una piccola pergamena.

 

La classe 4A ha messo in scena le Eumenidi di Eschilo, con l’accompagnamento musicale al flauto traverso di Emma Longo. Il teatro è una delle più grandi eredità che ci ha lasciato il mondo greco, e questa tragedia e questa tragedia, che conclude il ciclo dell’Orestea, segna anche il passaggio dalle uccisioni alla legge, alla civiltà.

 

Lorenzo Gaggini e Giacomo Tarli Barbieri della 3B, ideatori e curatori del Blog di divulgazione storica Tempo di Storia, hanno presentato un’interessante analisi del rapporto tra bellezza e potere nell’età di Augusto.

Nel chiostro del giardino, la studentessa Federica Giorgi della classe VA si è esibita in un’esibizione canora. 

La bellezza e la passione potrà accompagnare gli studenti dopo il Liceo: ne abbiamo parlato con la Dott.ssa Maria Elena Corrias, ex studentessa, ricercatrice STEM.

Ed è bellezza anche la contaminazione, tra le arti: “La letteratura incontra il cinema” è stato il tema della Conferenza a cura degli studenti della classe V B.

“La bellezza come misura” è stato il percorso proposto dalla 1B ginnasiale. I ragazzi, nonostante fosse il loro primo anno, sono riusciti ad affrontare con la dovuta complessità una tematica così impegnativa. Il loro percorso ci consegna l’idea che l’essere umano deve avere una ‘misura’ nel suo agire, anche in rapporto alla natura. Senza misura, c’è violazione dei limiti, c’è hybris, alla quale seguono conseguenze nefaste per l’ambiente e la società. Una lezione antica che suona così attuale…

 

Anche le studentesse e gli studenti ti della 2A ginnasiale si sono dedicati alle lezioni degli antichi sul tema dell’ambiente: in particolare, partendo dall’esempio dell’orto ci hanno fatto capire come e’ con le piccole attenzioni date ogni giorno che si riescono a fare cose importanti e “misurate”. Il “coltivare” con rispetto la natura come metafora e monito per gli esseri umani.

 

Tante lezioni e riflessioni, quindi, che la classicità può dare alle cittadine e ai cittadini di oggi e di domani.

Chiara Bellia e Hajar Ouaid

 

Metriotes: bellezza come misura

Immagine 8 di 13

Percorso sull’ecologia illustrato dagli studenti delle classi IB e IIA ginnasio