Giornata Internazionale dei Diritti della Donna: i contributi delle studentesse e degli studenti del Liceo Economico Sociale
In occasione della Giornata Internazionale dei Diritti della Donna, la nostra scuola ha preso parte a un evento organizzato dal Comune di Pistoia, nella bellissima Sala del Consiglio presso il Palazzo Comunale, all’interno del programma di incontri “Libere di volare” elaborato dal Comune di Pistoia e organizzato dall’assessorato alle Pari opportunità in collaborazione con Fidapa, sezione di Pistoia.Ospiti dell’evento sono state quattro donne che hanno generosamente condiviso le proprie esperienze di vita e professionali: Agnese Pini, direttrice del quotidiano La Nazione; Anna Agostini, studiosa; Rossella Baldecchi, artista; Benedetta Vignoli, imprenditrice e la nostra Dirigente Scolastica, Anna Maria Corretti. Alle preziose testimonianze, si sono aggiunte le riflessioni e gli interventi delle alunne e degli alunni del nostro Liceo Economico Sociale, confluiti nell’intervento “Di paradigmi e soffitti (infranti?)”, coordinato dalle docenti Jessica Cancila, Margherita Di Pisa, Anna Maria Imbarrato, Selena Marinelli, Stefania Nesi.Per la classe 3B LES, Giovanni e Matteo hanno presentato una loro personale ricerca dal titolo “Sara: un modello di vita nel Basso Medioevo”, in cui sono stati messi in evidenza i modelli di vita femminili e i precetti educativi che vedevano la donna reclusa in casa e dedita alla cura della cose e delle persone, ma per lo più esclusa esclusa dalla cultura e perfino dall’educazione propria e dei figli. Per esempio, Paolo Da Certaldo (1320 circa – 1370 circa), mercante fiorentino, nel suo “Libro di buoni costumi” scrive: “E poi, (se è un bambino) ne’ sei o ne’ sette anni, porlo a leggere […] El s’ell’è fanciulla femina, polla a cuscire, e none a leggere, ché non istà troppo bene a una femina sapere leggere se già no la volessi fare monaca.”La 5E LES ha presentato un intervento dal titolo “Corpi fragili con anime forti”, in cui sono state portate alla nostra attenzione le storie di Liana Millu, Natalia Ponce de Leon, Annette Negesa e Beatrice Fraschini, perché “la loro lotta è la lotta di tutte le donne che vivono oggi il pregiudizio, la discriminazione, violenza,” hanno aggiunto Chiara, Miriam, Chiara, Hajar, Martina e Carolina. Una delle testimonianze viene da Liana Millu, pisana, sovravvissuta ai campi di concentramento: ” Quel lager non era brutto. Abituate alle luride baracche di Birkenau ci parve quasi superbo…. Anche ad Auschwitz gli uomini erano trattati un po’ meglio delle donne, questa constatazione finiva sempre con l’offenderci.”La classe 5H LES ha presentato una ricerca dal titolo “Donne e armi: lo studio di un paradigma”, frutto dell’intervista a una giovane studiosa, Francesca Milazzo, laureata in Storia degli Stati Uniti presso l’Università di Pisa, che ha affrontato il ruolo delle armi come gender-equalizer. Esiste infatti una propaganda Pro-Arms in cui le armi sono presentate all’opinione pubblica (e ai consumatori!) come uno strumento che sarebbe in grado di annullare le discriminazioni di genere. Ma Aurora, Giorgia, Enrico, Ilary e Sara, seguendo l’argomentazione di Francesca e utilizzando i dati sulla violenza domestica e di genere negli U.S.A., hanno mostrato come la presenza diffusa delle armi sia al contrario un’ulteriore minaccia per le donne oltre a non risolvere per niente, come prevedibile, tutte le discriminazioni sul lavoro o nella vita quotidiana.La 3E LES, con “Battaglie e medaglie”, ha scelto di sottolineare i successi al femminile attraverso “storie di donne che con costanza, dedizione, grande tenacia e determinazione sono riuscite ad abbattere il soffitto di cristallo e conquistare le loro medaglie”. Il cammino, però, è tutt’altro che concluso: “quando a vincere sarà la meritocrazia e non il sesso potremo dire di avercela fatta, fino a quel momento continueremo a vivere in un mondo in cui ad uscirne vincitore sarà il singolo e non la collettività”, dicono Giorgia, Nicholas, Rebecca, Emma, Pietro Lapo e Camilla.Infine, la 4H LES, con Asia, Laila, Lucia, Lorenzo, Rebecca e Arianna ha presentato un intervento sulle “Differenze di genere nel mercato del lavoro: un’analisi statistica”, in cui ha offerto una dettagliata analisi statistica sul Gender Pay Gap e Gender Employment Gap in Italia, oggi. Le studentesse e gli studenti hannpo concluso il loro contributo citando l’Articolo 3 della Costituzione italiana: ” Se la Costituzione sancisce pari dignità sociali a tutte le persone indipendentemente dal sesso, attribuendo allo Stato il compito di realizzare questop obiettivo, allora perché esiste ancora questo divario sociale?”Con questo percorso- conclude la Prof.ssa Margherita Di Pisa- “le ragazze e i ragazzi hanno mostrato grande interesse e maturità nell’affrontare in classe la riflessione sulla disparità di genere e hanno messo in discussione gli stereotipi che loro stessi sia uomini che donne, si troveranno a “incarnare”, una volta usciti da scuola. La mia speranza è che questa riflessione possa contribuire a renderci più consapevoli del fatto che tutti e tutte noi possiamo combattere questi stereotipi.”“Libere di volare”, Il comunicato stampa del Comune di Pistoia