Giovanissimo poeta al liceo Forteguerri
È fenomeno assai raro che il talento, la creatività, la capacità di scavare l’abisso della parola e di trasformarlo in poesia si manifestino nell’interiorità di un ragazzo di sedici anni: scrivere testi poetici che toccano i sentimenti più profondi dell’animo umano, saper universalizzare dolore, amore, senso di solitudine, senza banalizzarli,presuppone una sensibilità e una esperienza di grande spessore. Inoltre, visto che poeti non si nasce, ma si diventa, occorre anche conoscere discretamente la tradizione poetica, italiana e non, con cui ogni autore,che intenda scrivere poesia con la P maiuscola, deve necessariamente fare i conti. Ecco perché stupisce che un ragazzo così giovane possa racchiudere in sé tutti questi aspetti. Eppure Andrea Calcagna della classe 3 B Liceo classico è riuscito a creare delle poesie che rivelano uno sguardo introspettivo molto acuto, una parola per niente banalein grado di scavarel’animo umano, un ben calibrato uso delle figure retoriche, una conoscenza, infine, della tradizione che gli ha permesso di edificare una propria e singolare “officina poetica”.
Più che legittimi, dunque, l’orgoglio e la grande soddisfazione con cui la professoressa Elena Dei parla di Andrea Calcagna, suo eccellente allievo, il quale ha ricevuto, proprio in questi giorni, due riconoscimenti importanti: la Menzione al “Concorso Europeo Premio AdamMickiewick- Classe nazionale di Poesia Inedita, Poesia Libera Under 18”, con il testoTutto quello che hai; e la classificazione al quarto posto nel “Concorso Nazionale di Letteratura e Poesia- Premio biennale Teresah 2021- Sezione Under 19” (Frassineto Po, provincia di Alessandria ), con il testo Genesi di desiderio.
Le nostre più vive Congratulazioni ad Andrea, con l’augurio che continui a coltivare con passione e competenza il suo talento poetico!
“Tutto quello che hai
Tutto quello che ti è stato donato
Tutto quello che hai rubato
che hai usato
che hai gettato via
che hai fatto reliquia
Tutto quello che hai meritato
o trovato per caso
si perde sotto le stelle.
La parola incompresa,
viva e spirata
fra l’erba gelata ed inerte
e l’abisso ch’è il cielo
resta sentenza di Sibilla
persa al vento nelle foglie-
E l’imperscrutabile
si districa al nitore della notte.
Tutto quello che hai
si perde sotto le stelle.”
Strofe Tratte da Tutto quello che hai